Anna Orlowska - Shaping time and spaces with photography

    Here a new interview with an artist, who is exposing at Galleria Carla Sozzani in Milan, the exhibition I talked about some post ago, (http://www.galleriacarlasozzani.org/#/exhibitions/265/).
    Ecco una nuova intervista con un'artista che espone alla galleria Carla Sozzani di Milano, la mostra è quella di cui vi ho parlato qualche post fa (http://www.galleriacarlasozzani.org/#/exhibitions/265/).




    - Can you tell us something about yourself? When did you discover your passion for photography?
    I was a "creative kid" - always with color pencils, drawing something and painting. My father, instead of giving me pocket money, bought my works for reasonable prices:) Later I went to an art high school, which was a very important step for me. It was there I discover photography, at first B&W with work in the darkroom.
    It was a very long process, nothing like "love on first sight" I didn't know what I wanted to do with my life, sometimes I still don`t know... I am critical person and I am very critical about my own works. Sometimes I am really surprised that people like it...but that is the most pleasant and gives a lot motivation to continue!

    - How do you create your works?
    At first I see an image in my head. Sometimes, very rarely, it comes straight from my dream. Usually its stuck in my head for quite a long time and I draw it on paper. During this time I am trying to find a place and a way to take the picture. Then I'm starting to create the situation. Sometimes, at first I see location, a place which inspire me to do picture, or I am finding, catching images in reality itself. I used to do only that, but at some point it wasn't enough so I started to shape reality: add something, change something, create moods, tension, stories - things which are coming more from inside then from outside. Hmm...I don`t know - its very different every time.

    - What are your main sources of inspirations?
    Stories, family stories, books, dreams, pictures, movies, nature, people, relationships, strange things, strangers, life.

    - What is photography for you?
    Photography is about Images which you have to build or find. For me photography is more like movie or theater - its process of creating strong, powerful images, visions, using pieces of reality.
    The reality- the material world is a substance for building them, and whats very important - this substances are always outside camera, outside a paper picture. Not like with paintings and sculpture - where the wood or paint is concrete, definite substance of art work. A painter is shaping in paint, a photographer is shaping in reality and time. It sounds basic but sometimes I have a feeling that lots of photographers don`t think about it. Off course I am also finding lots of similarities between photography and painting when it comes to the image itself, for example - using symbols, building composition...
    In my works I want to do something I call magical realism - my new projects are going more this way, but I`ll see what happens...

    - Ci puoi raccontare qualcosa su di te? Quando hai scoperto la tua passione per la fotografia?
    Ero una “bambina creativa”, sempre con le matite e i colori, a disegnare e dipingere. Mio padre invece di darmi soldi, mi comprava i lavori a prezzi ragionevoli. Più tardi mi sono iscritta a un liceo artistico, che per me ha rappresentato un passo fondamentale. È stato qui che ho scoperto la fotografia, all’inizio in bianco e e nero lavorando poi in camera oscra. Era un processo lungo, niente a che fare con l’amore a prima vista, non sapevo cosa volessi fare con la mia vita, a volte non lo so tutt’ora... sono una persona molto critica, in particolare con il mio lavoro, mi sorprendo quando le persone dicono di apprezzarlo, ma mi rende molto felice e mi da la forza per continuare!

    - Come crei i tuoi lavori?
    Per prima cosa visualizzo un’immagine nella mia testa. A volte, ma capita di rado, arriva dritta dai miei sogni. Di solito è presente nella mia testa da lungo tempo. Poi la disegno su carta e intanto cerco un posto e un modo per scattare la fotografia. Poi passo a creare la situazione. Altre volte, invece, capita che prima trovi la location che mi ispira. All’inizio scattavo più istintivamente, ma successivamente mi sono accorta che non bastava, così ho iniziato a creare la mia realtà, aggiungendo qualcosa, cambiando qualcos’altro, creando sensazioni, atmosfere, storie, cose che vengono più dall’interno che dall’esterno.. In ogni caso cambia ogni volta.

    - Quali sono le tue principali fonti d’ispirazione?
    Storie, storie di famiglia, libri, immagini oniriche, la natura, le persone, le relazioni, cose strane.

    - Cos’è la fotografia per te?
    La fotografia è una questione di immagini che devi costruire o trovare. Per me la fotografia è più come un teatro o un film- è il processo per creare immagini forti, visioni, usando pezzi di realtà. La realtà, il mondo materiale è la sostanza necessaria a crearle, e cosa importante, questa sostanza è sempre esterna alla macchina fotografica, alla carta dell’immagine. Non come per i dipinti o le sculture – dove il legno o la pittura sono concreti e definiscono la sostanza del lavoro. Un pittore crea con la pittura, un fotografo crea con lo spazio e con il tempo. Sembra una cosa scontata, in realtà ho scoperto che molti fotografi non ci pensano a questo. Certamente ci sono molte somiglianze tra la fotografia e la pittura, ad esempio quando si tratta dell’immagine stessa – l’uso di simboli, composizioni... nei miei lavori creo qualcosa che chiamo “realismo magico”, gli ultimi lavori che ho fatto sono più indirizzati verso questo concetto.. ma vediamo cosa succederà..

    For further information see also http://annaorlowska.com/.
    All the images posted here are Anna Orlowska’works from the series “The day before".




    

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